
La costa di Trapani e le Egadi
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15Ago
È bellissima la costa della provincia di Trapani, intervallata com’è da baie suggestive che racchiudono un’acqua cristallina con sfumature che vanno dall’azzurro al verde al blu scuro.
Di fronte, lo spettacolare panorama delle Isole Egadi. Una cornice incantevole, perfetta per ogni tipo di vacanza e soprattutto magnifica in ogni periodo dell’anno. Oltre al mare e alla spiaggia, sono tanti i paesi e i luoghi da visitare che costellano la zona: Alcamo, Campobello Di Mazara, Castellammare del Golfo, Castelvetrano, Custonaci, Erice, Marsala, Mazara Del Vallo, Petrosino, San Vito lo Capo e Trapani.
Vivaci cittadine fatte di sole, mare, ma anche di storia e di monumenti.
Da vedere
Ogni paese, anche il più piccolo, della costa di Trapani, rappresenta un piccolo gioiello che il turista deve vedere.
Arte, storia e tanta natura sono i protagonisti.
In primis, San Vito lo Capo, vera e propria perla del Mediterraneo, con le spiagge più belle d’Italia. Interessanti sono il Santuario, il tempietto di Santa Crescenza e il torrazzo, tutti in stile arabo-normanno, ma anche le torri disseminate lungo la fascia costiera: Scieri, Mpisu e Isulidda.
C’è poi il Museo del Mare, che custodisce reperti recuperati dai fondali marini, tra cui quelli appartenenti al relitto della nave normanna che giace sui fondali antistanti il Faro, simbolo quest’ultimo di San Vito lo Capo.
È un “monumento” anche la grotta dell’Uzzo, con tracce risalenti al neolitico, che si trova nella Riserva dello Zingaro.
Ma oltre alla storia anche il panorama vuole la sua parte, ed ecco quindi che l’occhio vaga dai caratteristici mulini a vento di Marsala alle ampie saline di Trapani e Paceco.
A Trapani sono certamente da vedere anche il Castello della Colombaia e i tanti edifici del centro.
Da fare
Senza dubbio il mare cristallino e la sabbia dorata di queste zone sono l’ideale per il relax e la pratica di sport acquatici.
Oltre a rilassarsi sulle splendide spiaggia dell’intera costa, gli amanti del mondo sommerso possono ammirare il panorama sottomarino del mare di Scopello e della riserva dello Zingaro, scoprendo la spettacolare Grotta dei gamberi.
Apprezzato dai sub anche il litorale di Petrosino, per i tanti pesci che lo popolano. Qui, tra gli altri, si possono ammirare delfini, tartarughe, e, da aprile a giugno, il transito dei tonni.
Una piccola gita da fare è senz’altro quella alla piccola baia di Cornino, una splendida insenatura alle falde del monte Cofano con il porticciolo circondato dalle case bianche dei pescatori.
Da non perdere
Gli amanti del vino troveranno nel trapanese il luogo ideale per degustarlo. Due i luoghi da visitare: Marsala che dà il nome vino liquoroso (DOC), prodotto in queste zone; e Alcamo, in cui si produce l’omonimo vino DOC.
A 750 metri d’altitudine, arroccato sul Monte San Giuliano, sorge l’incantevole paese di Erice. Una miscela di mito e storia scorre tra le viuzze di questo borgo, dominato per secoli dagli Elimi ai Fenici, dai Greci a Romani, dai vandali ai Normanni. Visitare Erice è d’obbligo non solo per gli antichi tesori che custodisce, ma anche per il panorama mozzafiato sulla costa.
Dal porto di Trapani si può partire per un’indimenticabile gita verso le isole Egadi: un obbligo più che un consiglio.
Le Egadi
Sono uno spettacolo naturale di ineguagliabile bellezza, per le spiagge incontaminate e l’acqua limpida.
Formato da tre isole più grandi -Favignana, Levanzo e Marettimo – più una serie di isolotti e scogli, l’arcipelago delle Egadi, fa parte dell’omonima Riserva marina.
Punti d’interesse
A Marettimo, caratteristico è il piccolo centro abitato con le case dei pescatori. Con la barca si possono raggiungere le numerose grotte, tra cui quelle del Cammello e del Tuono.
A Levanzo, a Cala Minnula, si possono visitare, con una guida subacquea, i resti di un antico relitto di età romana. Magnifica anche la Grotta del Genovese con incisioni, graffiti e dipinti preistorici.
A Favignana è d’obbligo fare il bagno a Cala azzurra, così chiamata per il colore delle sue acque.
Splendida anche la Grotta “perciata”, termine dialettale per indicare che la grotta è “bucata” nella parte superiore. Dal foro entra la luce del sole che ne fa risplendere le acque.
Fonte: http://www.italia.it